22 novembre 2017 - ore 9.00 - Centro Studi Casnati - Como
Lo spettacolo nasce dall’incontro con la dott.ssa Laura Romano autrice, consulente educatrice e formatrice e dal suo libro “Lividi-Storie di donne ferite”, una raccolta di testimonianze scritte in modo da celare completamente le identità reali delle persone. I racconti selezionati portano ad un percorso attraverso il vissuto di due donne, dando voce alle loro storie, ai loro lividi interiori che difficilmente si potranno cancellare ma che con il tempo si attenueranno e lasceranno spazio a una nuova vita.
Elda Olivieri ha disegnato un percorso teatrale nell'intento di restituire dignità alle loro vite, sensibilizzare contro le violenze che vengono perpetrate all'infinito sulle donne, sollecitare una presa di coscienza del tormento che si nasconde dietro situazioni, apparentemente tranquille e normali, suggerire la ribellione e la denuncia sottraendosi al proprio carnefice.
Alice, 18 anni apre le pagine del diario di quando era dodicenne e ripercorre gli strazianti atti di bullismo subiti a scuola da parte delle sue insospettabili, perfide compagne. Clarissa, 73 anni narra la cui disillusa, triste storia di abusi e violenze fra le mura domestiche quasi a riassumere il destino di tante donne.
NOTE DI REGIA
Quello che mi preme sottolineare è che lo spettacolo non presenta solamente storie di vita vissuta ma vuole essere soprattutto un grido di speranza. Condividere aiuta a superare, denunciare aiuta a risolvere. Lo scopo di NON TOCCARE MIA SORELLA è proprio quello di sensibilizzare, di sollecitare la condivisione e la partecipazione, di spezzare ‘indifferenza di chi, per fortuna sua, non ha subito, di suggerire la denuncia, di recuperare stima e fiducia in se stessi. Il progetto scolastico nasce dall’esigenza sempre più pressante di conoscere ed essere consapevoli di quanto la violenza, nelle sue svariate declinazioni, entri a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi. Violenza intesa anche come prepotenza, arroganza, presunzione, desiderio di prevaricazione. È importante poterne parlare con i propri figli, far loro comprendere il significato di determinati atteggiamenti, dei sentimenti che li pervadono, insegnar loro il rispetto, metterli in guardia da comportamenti scorretti, renderli sicuri e forti. Citando Iaia Caputo: “È quando esistono le parole che cominciano a esistere le cose.” Ed è per questo che è necessario parlarne.
Elda Olivieri, forte di una vasta competenza, acquisita in lunghi anni di lavoro al microfono, affina le capacità di modulazione della voce e delle emozioni a favore della comunicazione e dell’espressività e si dedica alla ricerca di una formula nuova per proporre l’ascolto della parola, mettendo in scena spettacoli dove diverse forme di espressione dialogano tra loro. Per fare questo si avvale di giovani professionisti e di collaboratori di alto profilo che condividano il progetto di diffusione della cultura femminile, attraverso il Lessico Armonico.